Capo Vaticano
Ricadi è situata alla base dell'altopiano del Monte Poro e si estende fino ad arrivare al mare dove stupenda è la spiaggia di Capo Vaticano . Questo e' il luogo ideale per chi ama vivere a stretto contatto con la natura e per chi ama il mare cristallino e di un colore turchese unico. Il roccioso promontorio a forma quadrangolare di Capo Vaticano si trova vicino a Tropea , nota località turistica nel Tirreno, proprio di fronte alle Isole Eolie e lo Stromboli. E' situato a 284 mt sul versante occidentale del monte Poro, formando lo spartiacque naturale tra i golfi di Gioia Tauro e di Sant'Eufemia (Lamezia Terme) . Il Capo si presenta come una località ancora incontaminat a che vanta straordinarie bellezze: strapiombi con panorami mozzafiato, possenti rocce granitiche bianco - grigie e variopinte pareti di arenaria scolpite dal vento e dal mare, isolate e bianchissime spiaggette con tante piccole baie (alcune raggiungibili solo dal mare o attraverso impervi sentieri), il tutto circondato, oltre che dal cielo e dal mare limpido (luogo ideale per le immersioni subacquee) che assumono colori sempre diversi, anche da una flora e fauna mediterranea ricca ed incontaminata. Interessanti i fondali di "Formicoli", dove si può ammirare una distesa di massi per lo più di roccia granitica ricchi di fauna. Tra gli arbusti che fisionomizzano l'ambiente di Capo Vaticano, troviamo il fico d'india, l'esotico "garofano degli ottentotti", le gialle ginestre, euforbie, mirti ed eriche. Sull'imponente scoglio prospiciente il Belvedere del Faro a Capo Vaticano è possibile osservare una ricca popolazione della rara palma nana del Mediterraneo e la fioritura primaverile delle eleganti ed aggraziate orchidee. Tra i radi arbusti trovano il loro habitat ideale numerose specie di uccelli tra cui il saltimpalo, la cappellaccia, la sterpazzolina e l'occhiocotto.
Il panorama è racchiuso da vertiginose scogliere che si immergono in un mare dai fondali rocciosi colorati e ricchi di fauna ittica, nelle cui acque si rispecchiano gli intensi colori delle pendici del promontorio, punteggiato da ulivi millenari, querce, sugheri, pini marittimi, fichi ed antichi vigneti posti su terrazzi di terra. Nei profondi valloni cresce ancora la grande felce preistorica, che rende il paesaggio quasi giurassico.
Il tratto di costa che culmina in Capo Vaticano è pieno di storia e di bellezza. Si potrebbe chiamarlo Costabella": così scriveva lo scrittore Giuseppe Berto, autore de "Il male oscuro" che qui decise di vivere ed essere seppellito.
Testi: Stefania Maffeo